La DIATERMIA ( conosciuta anche come Diatermia da contatto o TECARTERAPIA ) è una terapia fisica endogena ( calore dall'interno ) ossia va ad aumentare la temperatura interna tissutale al fine di avere dei risultati terapeutici.
Si avrà un conseguente aumento del microcircolo distrettuale con drenaggio dei liquidi, aumento della temperatura, cessione di energia ai tessuti che vanno curati, aumento del metabolismo cellulare.
Nella diatermia il corpo non è passivo ma partecipa attivamente alla terapia. La diatermia non eroga calore, come spesso si sente erroneamente dire, e quindi è praticamente impossibile che ci si ustioni la pelle, ma richiama tutti gli elettroliti ( sodio, potassio... ) presenti nel corpo in direzione dell'area da trattare e ciò genera lavoro e quindi calore interno. E' ovvio, però, che il paziente non debba necessariamente avvertire calore in modo eccessivo, quasi insopportabile.
I campi di applicazione sono svariati: medicina estetica, sportiva, ortopedica e traumatologica, vascolare...
Generalmente, questo tipo di terapia viene utilizzata in caso di contratture muscolari, edemi e linfedemi di varia natura, traumi sportivi di vario genere ( fascite plantare, strappi muscolari, epicondilite, tallonite... ), calcificazioni articolari, patologie a carico della colonna, tunnel carpale, disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare, quadri infiammatori da artrosi, esiti di artro-protesi...
E' una terapia all'avanguardia e i risultati benefici sono riscontrabili in tempi estremamente brevi. Tre sole sono le controindicazioni: stato di gravidanza, tumori e presenza di pace-maker.
E' possibile lavorare in duplice modalità: capacitiva e resistiva. La prima riguarda tutti quei tessuti organici ricchi di acqua ( ad esempio i muscoli ) dove l'effetto drenante è primario. La maggiore sua applicazione si può avere su edemi morbidi. La seconda, invece, riguarda tutti quei tessuti poco ricchi di acqua ( articolazioni, tendini, legamenti... ) dove è possibile lavorare più specificamente nel tratto corporeo interessato dalla patologia o trauma in atto. Modalità maggiormente utilizzata su edemi più compatti ( ad esempio contratture muscolari cronicizzate ). Le due modalità possono essere utilizzate entrambe alternativamente o si può valutare, a seconda della patologia da trattare, la possibilità di prediligerne una piuttosto che l'altra.
Generalmente un trattamento standard di diatermia ha una durata media di 15-30 minuti, tempo necessario per poter intervenire su un quadro di infiammazione e dolore. La frequenza delle sedute può variare da 2 volte a settimana a giorni alterni.